Esio e la Valle Intrasca

Esio è un piccolo paesino del Piemonte settentrionale, abbarbicato su un versante alpino della  provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Appartiene geograficamente alla valle Intrasca, con cui condivide anche molti aspetti culturali, ma territorialmente fa capo a Premeno, località turistica delle alture dell’Alto Verbano. Questa duplice appartenenza ha fatto che nel piccolo villaggio montano si instaurasse una comunità chiusa, molto più legata agli altri paesi della Valle (Caprezzo, Intragna, Aurano e Scareno) che al proprio capoluogo, mantenendo così le tradizioni contadine fino a pochi decenni fa.

In questo modo il Sacerdote Achille Brusa descrisse Esio nel 1893 (V volume del suo Operette Popolari intitolato NOTIZIE di ESIO)

Nei piccoli paesi vivesi della vita più cara che si possa immaginare. In essi trovasi a così dire, una sola famiglia, che si aiuta nè vicendevoli bisogni e ben di rado addiviene a disunioni e liti

I suoi abitanti, che una leggenda vuole siano discendenti di un gruppo di zingari che anticamente hanno fondato il paese, sono conosciuti con il nome di Piciarùs, che nel dialetto locale significa pettirosso.

Particolare del campanile con gallo e croce Ph. Luca Chessa
Particolare del campanile con gallo e croce Ph. Luca Chessa

Esio e l’alta Valle Intrasca Ph. Luca Chessa
Le strette vie di Esio e i suoi porticati Ph. Luca Chessa
Le strette vie di Esio e i suoi porticati Ph. Luca Chessa

Nella bellissima frazione di Esio la prima domenica di dicembre si festeggia S. Andrea in un modo tutto particolare e già descritto dal Sacerdote Achille Brusa nel 1893 nel V volume del suo Operette Popolari intitolato NOTIZIE di ESIO:

Un’altra usanza di Esio è quella di condur su all’offerta, durante la festa del patrono S. Andrea, una specie di carroccio con ruote (Saloster). Su di esso elevasi in forma quadrata un assito coperto di rami di pino, sul quale stanno appiccicate in vaga forma rosee mele in grande quantità, sormontate da fazzoletti vario-colorati e da qualche uccelletto.

Le mele infatti erano e sono ancora un prodotto tipico del nostro paese; sempre Achille Brusa scriveva:

Che dirò poi delle pere e delle mele? è si può dire che questa è la specialità di Esio. Stanze intere si riempiono di tale frutta, che poi nei mercati d’Intra e nelle sagre de’ paeselli vicini fa la sua comparsa con diletto de’ compratori e con vantaggio de’ vendenti.