Nocciolo

Il nocciolo (Corylus avellana) è un arbusto che tende a colonizzare terreni in abbandono o zone di ecotono del bosco. I fusti di nocciolo vengono raccolti, a seconda della quota, dal mese di novembre fino a marzo e, se lasciati con il piede immerso in 20 cm di acqua, si possono conservare per qualche mese. Si raccolgono i fusti di qualche anno di età, del diametro max di 2-3 centimetri e lunghezza max di 2 m; sono da preferire le piante che crescono su terreni rocciosi con poco suolo, in quota e/o nei versanti esposti a nord: la crescita lenta infatti rende i fusti più resistenti e flessibili e permette, durante la lavorazione, di ottenere una maggior quantità e qualità di tessitori. I fusti più adatti per la cesteria sono quelli che crescono dalla base della pianta, diritti, senza nodi o ramificazioni; il colore della corteccia è una buona discriminante di qualità: scegliere quella con colori scuri e tendenti al grigio. Il legname con queste caratteristiche è il migliore per la creazione dei tessitori o lencistre; questa parola di origine dialettale sta ad indicare le sottili strisce di legno ricavate dai fusti di nocciolo.

Le lencistre si ottengono praticando una piccola incisione di pochi millimetri nella parte apicale del fusto di nocciolo che successivamente verrà flesso sul ginocchio fino a che una striscia dello stesso, corrispondente ad un anno di crescita, si distaccherà da quella sottostante. Dopo aver rimosso la corteccia si inizia ad assottigliare la lencistra togliendo con un coltello riccioli di legno, fino ad ottenere un tessitore di spessore omogeneo.

1) rimozione della corteccia a circa 20 cm dall’apice del fusto
2) piccola incisione con il coltello utile al distacco
3) distacco della lencistra dal fusto
4) rimozione dela corteccia dalla lencistra
5) riduzione dello spesso re della lencistra
6) arrotolamento del tessitore finito

Glossario

Nocciolo: níshola

Nocciolo o corileto: nísholé

Tessitore: lencistra